Virzì, Virzì, Virzì :)!
My name is Tanino, è un'altro film diretto dal regista Paolo Virzì, presentato fuori concorso alla 59° Mostra del Cinema di Venezia.
Un film divertente e molto piacevole, girato dal regista toscano con una mano viva e creativa. Forte di una sceneggiatura originale e ricca di espedienti scenici, scritta da Virzì in collaborazione con Francesco Bruni e Francesco Piccolo, il film, traccia, ricalcando le orme del precedente "Ovosodo", il ritratto di un ragazzo di provincia di venti anni, che da grande vuol fare il "film maker", innamorato dell'America e dei suoi miti, pur riconoscendo, come gli insegna l'amico Giuseppe, il truce "imperialismo economico".
Un film divertente e molto piacevole, girato dal regista toscano con una mano viva e creativa. Forte di una sceneggiatura originale e ricca di espedienti scenici, scritta da Virzì in collaborazione con Francesco Bruni e Francesco Piccolo, il film, traccia, ricalcando le orme del precedente "Ovosodo", il ritratto di un ragazzo di provincia di venti anni, che da grande vuol fare il "film maker", innamorato dell'America e dei suoi miti, pur riconoscendo, come gli insegna l'amico Giuseppe, il truce "imperialismo economico".
Trama: Gaetano Mendolia, detto Tanino, è un ragazzo nato a Castelluzzo del Golfo una località di mare in Sicilia. Ma è anche uno studente di cinematografia a Roma, con l'ambizione di diventare uno sceneggiatore. Il giovane siciliano di vent'anni, incontra Sally, una ragazza americana in vacanza in Sicilia. I due si scambiano un bacio fugace e subito dopo Sally riparte per gli Stati Uniti, dimenticandosi la sua videocamera. Tanino, affascinato dal sogno americano e desideroso di rivedere la ragazza, decide di partire per l'America con la scusa di riportarle l'oggetto dimenticato, ma una volta arrivato, dopo una serie di avventure poco piacevoli, si rende conto che l'America non è esattamente come la sognava.
trailer
scena familiare siculo-americana
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